Ho deciso di condividere la mia esperienza di terapia per rendere meno spaventoso questo tema.
Gli stereotipi riferiti alla terapia di solito sono tre: chi va dallo psicologo è pazzo, chi va dallo psicologo è debole oppure semplicemente ricco.
Questi stigmi spesso allontanano chi vorrebbe trovare un aiuto e non lo fa per paura di essere ridicolizzato e giudicato.
Questo 2020 ci ha obbligato a cambiare le nostre abitudini e a volte ha anche esacerbato problemi che ci portavamo dietro da tempo.
Ho letto stamattina un articolo molto utile con una lista lunga ed aggiornata per trovare sostegno psicologico anche a prezzi calmierati e ho pensato che condividere la mia esperienza con la terapia potesse aiutare chi sta già prendendo in considerazione di iniziare un percorso.
Ho sofferto di attacchi di panico per un paio di anni. Fortunatamente non erano frequenti ma ero sottoposta a pressioni mentali quotidiane che mi portavano ad esplodere e a soffrire di ansia, insonnia, rush cutanei, intolleranze alimentari momentanee, problemi di autostima, problemi a parlare in pubblico.
Il percorso con la mia terapista non è stato facile.
Mi ricorderò per sempre la prima seduta.
Appena sono entrata nel suo studio ho odiato la poltrona di pelle marrone su cui mi sarei dovuta sedere.
Un vero odio.
Sapevo che sedermi su quella poltrona avrebbe significato ammettere ad una perfetta sconosciuta problemi che fingevo non esistessero da troppo tempo.
Dopo poche domande che mi aveva rivolto e a cui rispondevo in modo frettoloso e antipatico, mi ha rivolto la domanda giusta, quella che mi ha fatto esplodere in un pianto incontrollabile.
Finita la sessione, mi sentivo più leggera e in qualche modo più libera.
Ci sono stati sia momenti in cui non vedevo l’ora di aggiornare la terapista sulle novità della mia vita e altri in cui volevo saltare un paio di appuntamenti di fila. Tuttavia, la costanza nella frequentazione del suo studio, mi ha premiato.
Non ho ricevuto molto sostegno dalla mia famiglia e da diversi miei amici per la scelta di andare da una psicologa. Lo vedevamo come una perdita di tempo e di soldi. Le frasi più ricorrenti erano: “Dai che sei solo stressata”, “E’ un momento, passerà come passa per tutti”, “Solo i deboli vanno dagli psicologi, tu sei forte”.
E’ stata dura fare qualcosa senza ricevere alcun sostegno esterno.
E’ stata dura mettermi a nudo di fronte ad una persona che non poteva conoscere me e la mia storia se non le avessi raccontato io stessa chi ero, come mi sentivo in determinate situazioni e con determinate persone.
Pensate che in alcuni momenti stavo così male che mi chiedevo cosa avrei potuto davvero dare alla società visto che ero una debole.
Questo 2020 ci ha stravolto la vita, forse per sempre.
Quello che vi voglio dire è che per me le nuvole sono passate del tutto, mi sento ancora più forte e felice di prima del mio periodo difficile.
Ho cambiato totalmente la mia vita, ho trovato la mia strada, un fidanzato meraviglioso, un lavoro che amo, ho amici che mi capiscono di più, ho fatto delle esperienze in giro per il mondo così belle che a ricordarle mi sembrano un sogno.
La terapia, però, non serve a nulla se non ci si mette in gioco.
Ma sono sicura di una cosa: senza terapia la mia vita ora sarebbe stata molto diversa.
Quindi se sentite che qualcosa non va nella vostra vita, datele un’opportunità.
Vi abbraccio,
Silvi