Ripartire a settembre con gentilezza: le 5 regole da conoscere

Sei pronto a ripartire a settembre? Siamo abituati a pensare che la vita sia fatta di grandi momenti: i viaggi, le feste, i traguardi raggiunti, gli eventi grossi come il matrimonio e la laurea…

La verità, che negli anni ho imparato anche a mie spese, è che la vita accade soprattutto negli spazi tra un grande momento e l’altro. La vita vera è fatta di momenti ordinari. È fatta di mattine in cui ti siedi a bere un caffè e a fare colazione con i capelli scompigliati, di camminate verso il lavoro e rientro a casa, di spese, incomprensioni, stanchezza, risate, chiacchiere e confidenze.

Settembre, per me, racchiude proprio questa verità: non è un mese importante, non ha la potenza di un inizio anno, non porta con sé le luci di Natale o l’entusiasmo delle vacanze estive.

Eppure, settembre è il mese che più di tutti ci invita a fermarci e a guardarci dentro.

È il momento in cui l’estate, con la sua leggerezza, lascia il posto a una stagione più intima e lenta in cui si affacciano nella mente i primi bilanci dell’anno in corso e le domande: Cosa voglio lasciare andare?”, “Cosa voglio cambiare della mia vita?”

Per anni ho vissuto questo passaggio con ansia: come se settembre fosse una resa dei conti, il momento in cui dover fare i conti con ciò che non avevo realizzato. Crescendo, e grazie al percorso che mi ha portata a lasciare il mondo della finanza per dedicarmi allo yoga e alla mindfulness, ho capito che non si tratta di giudicarmi o di voler stravolgere tutto.

Settembre non è una punizione, è un’opportunità di rinascita gentile.

È il mese in cui possiamo imparare a fare pace con la quotidianità, a viverla con più intenzione, ad adottare abitudini nuove e a ricordarci che la vita non è solo straordinaria nei momenti di picco, ma anche e, soprattutto, nelle piccole cose di ogni giorno.

Ecco 5 regole che fanno la differenza, ma prima, ti ricordo che per un mese intero condividerò consigli di motivazione su Tik Tok.

1. Scegli cosa lasciare andare e scegli cosa tenere

La tentazione più grande di settembre è di scrivere infinite to-do list e volere cambiamenti radicali: “Devo smettere di fare questo, devo eliminare quell’abitudine, devo lasciarmi alle spalle quella persona”. Così ci focalizziamo solo su ciò che non funziona, su quello che vogliamo buttare via.

Il rischio? Sentirci sbagliati, come se tutto quello che abbiamo costruito finora fosse inutile o da cambiare.

Quello che ho imparato, invece, è che il vero bilancio di settembre è fatto di due liste: una di ciò che vogliamo lasciare andare e una di ciò che vogliamo tenere con noi. La seconda è fondamentale quanto la prima e spesso ci dimentichiamo di compilarla.

Non dobbiamo buttare via tutto per rinascere. Possiamo scegliere di tenere stretto ciò che ci dà forza e nutrimento e lasciar andare soltanto ciò che ci appesantisce. Questo è un atto di consapevolezza e di gentilezza verso noi stessi.

Un esercizio che propongo spesso (e che pratico anche io) è proprio questo: a settembre prendi carta e penna e scrivi due colonne. Nella prima, ciò che vuoi lasciare andare. Nella seconda, ciò che vuoi mantenere. Ti accorgerai che la seconda lista, spesso, è più lunga e più preziosa di quanto immaginassi.

2. Introduci nuove abitudini con lentezza

Settembre è anche il mese delle ripartenze frenetiche. Ci sentiamo spinti a iscriverci subito ad un corso, cambiare alimentazione, iniziare un nuovo progetto, rivoluzionare le giornate. La promessa è quella di diventare “una nuova versione di noi stessi” in poche settimane. Ma quante volte questa corsa si traduce in stanchezza, frustrazione e alla fine abbandono?

Ho imparato che il cambiamento non si costruisce con colpi di scena, ma con la costanza dei piccoli gesti. La lentezza non è pigrizia, è intelligenza. È il modo che il nostro corpo e la nostra mente hanno per adattarsi senza sentirsi sopraffatti.

Nel mio libro Il Metodo SAME parlo proprio di questo: introdurre nuove abitudini come se fossero dei piccoli semi da piantare. Non ti aspetti che un albero cresca in un giorno, sai che ha bisogno di tempo, acqua e cura. Lo stesso vale per i nostri cambiamenti.

Ti consiglio di iniziare così: un paio di minuti di silenzio ogni mattina, una breve passeggiata quotidiana senza cellulare in mano, un momento di introspezione in cui ti domandi come stai davvero e un rituale serale per chiudere la giornata con gratitudine. Se vuoi approfondire questo tipo di abitudini, allora ti rimando alla lettura del mio libro.

Se a settembre vuoi ripartire con nuove abitudini, non pensare a rivoluzioni impossibili. Scegli una sola pratica che senti alla tua portata, qualcosa che ti faccia stare bene, e inizia da lì. La costanza farà il resto.

3. Muoviti ogni giorno

Il movimento, per me, non è mai stato soltanto una questione di forma fisica. È ciò che mi ha aiutata a ritrovare equilibrio mentale nei momenti più difficili, a scaricare le tensioni accumulate e a liberare la mente quando i pensieri diventavano troppo pesanti.

Ci sono stati periodi in cui, trascorrendo giornate intere alla scrivania, sentivo il corpo come una gabbia. Poi ho scoperto che bastavano anche pochi minuti di yoga, una camminata all’aperto o un semplice stretching per cambiare completamente la qualità della mia giornata.

A settembre, quando le giornate diventano più brevi e ci si rifugia più facilmente in casa, è ancora più importante ricordarsi di muoversi. Non parlo di allenamenti estenuanti o di ore in palestra: il movimento può essere semplice, gentile, quotidiano. Una camminata veloce durante la pausa pranzo, 15 minuti di esercizi al mattino o ballare in cucina con la tua playlist preferita.

Ogni volta che ti muovi, stai comunicando a te stesso un messaggio chiaro: “La mia salute è una priorità”. È un modo per liberare la mente, sciogliere lo stress e tornare in contatto con il corpo, che spesso trascuriamo presi dalla fretta. Il movimento è un atto di amore verso di sé e non serve altro che iniziare, anche in piccolo.

4. Coltiva relazioni e nuove connessioni

Settembre porta con sé una tentazione: quella di richiudersi nel guscio della routine, tra lavoro, impegni e la solita lista di cose da fare. Se c’è una cosa che la mindfulness mi ha insegnato è che la qualità della nostra vita dipende in gran parte dalle relazioni che coltiviamo.

Nei momenti più intensi, ho capito che le persone accanto a me erano la mia àncora. Non solo il partner o gli amici storici, ma anche nuove conoscenze nate da un corso, un evento o un incontro casuale. Espandere la propria cerchia di relazioni è un atto di apertura al mondo, ma richiede intenzione: non basta “sentire qualcuno su WhatsApp” o condividere qualche like. Serve scegliere di dedicare tempo, organizzare un incontro, creare esperienze insieme.

Settembre può essere il mese in cui decidi di riscoprire la bellezza di una cena con gli amici, di una passeggiata con una persona cara, di un appuntamento speciale col tuo partner. Non è questione di fare cose eclatanti: basta anche solo prendere un caffè senza fretta e ascoltarsi davvero.

Ricordati che scegliere bene con chi condividere il proprio tempo ti permette di aumentarne il valore.

5. Sorprenditi

L’ultima regola è forse la più leggera, ma non per questo meno importante. Spesso pensiamo che la crescita personale sia fatta solo di disciplina, obiettivi e costanza. Eppure, c’è un ingrediente che rende la vita davvero completa: la capacità di sorprendersi.

Per me sorprendersi significa uscire dalla routine in modi semplici ma significativi. Può essere una gita in una città vicina, anche da sola, per respirare aria nuova. Può essere leggere un libro fino alla fine, senza cedere alla distrazione. Creare una playlist di canzoni che ti fanno ballare e lasciarti andare come se nessuno ti vedesse. Oppure provare un’attività creativa: dipingere, scrivere, cucinare un piatto diverso dal solito.

Questi gesti, che a prima vista sembrano banali, hanno un potere enorme: ci ricordano che non siamo macchine, che la vita non è solo impegni e doveri, ma anche gioco, leggerezza, curiosità.

Sorprendersi è un modo per rinnovare lo sguardo sul mondo, e ogni volta che lo facciamo accendiamo dentro di noi una scintilla di energia nuova.

Conclusione: settembre come atto di gentilezza

Ripartire a settembre non significa stravolgere tutto o rincorrere l’ennesima lista di obiettivi impossibili. Significa imparare ad ascoltarsi, a riconoscere cosa vale la pena lasciare andare e cosa invece vogliamo custodire. Significa introdurre nuove abitudini con lentezza, muovere il corpo ogni giorno, nutrire le relazioni e non dimenticare mai la bellezza di sorprendersi.

Settembre è un invito a vivere con più intenzione e più gentilezza verso noi stessi. Non è il mese del giudizio, ma il mese della possibilità.

E presto, per accompagnarti in questo percorso, arriveranno anche dei regali speciali pensati proprio per rendere questa ripartenza più mindful. Iscriviti alla newsletter per non perderteli.

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