Come essere più motivati: consigli pratici per agire senza aspettare il momento giusto

Per tanti anni ho aspettato il momento giusto: per fare l’Erasmus (che alla fine non ho mai fatto), per imparare una quarta lingua (di cui conosco ancora solo poche parole) e per viaggiare da sola (cosa che alla fine ho fatto, ma c’è un perché che scoprirai tra poco).

Tutte le volte in cui aspettavo il momento perfetto per fare un cambiamento o prendere una decisione la mia testa si riempiva di “E se…?”.

E se fallisco? E se va male? E se scopro che non sono abbastanza in gamba?

La mia storia di cambiamento non è iniziata con coraggio, è iniziato col fare avendo comunque paura.

Oggi, voglio raccontarti come ho trovato la mia strada e come tu puoi trovare la tua.

Il mito del “momento giusto”

Quando lavoravo nel mondo della finanza, passavo le giornate aspettando il “momento giusto” per fare un cambiamento. Aspettavo che le cose diventassero più facili, che avessi più tempo libero o più entrate.

Se da una parte è giusto non prendere grandi decisioni d’impulso, dall’altra parte continuare a posticipare una decisione che vogliamo prendere rischia di non farla mai accadere. Non ci saranno mai tutte le condizioni di pre-cambiamento che vorremmo avere.

Non credere al concetto di “o tutto o niente”

Amo i film basati su storie vere in cui il protagonista stravolge la sua vita. Li amo perché incoraggiano e ispirano. Il problema? Per farci restare seduti per un’ora e mezza a guardarli, devono catturare la nostra attenzione. Per riuscirci, devono risultare interessanti. Per questo sembra che il cambiamento avvenga da un giorno all’altro.

Il cambiamento richiede del tempo. Prima delle azioni, serve rifletterci, soppesare i pro e i contro e creare un piano d’azione. Lo so, è più affascinante pensare che la nostra vita possa cambiare piega da un giorno all’altro ma la verità è che anche quando sembra che un cambiamento avvenga in modo repentino, in realtà è la manifestazione di una presa di decisione interna già avvenuta.

Inoltre, non è necessario lasciare il proprio lavoro, paese e fidanzato nel giro di 24 ore oppure non è un cambiamento di vita. Possiamo iniziare con delle piccole decisioni che ci avvicinano a dove vogliamo arrivare, come ad esempio, prenderci un mese di pausa dal lavoro (non retribuito) e capire cosa possiamo fare in quei trenta giorni pieni per noi.

I cambiamenti lenti e costanti ci portano a sentirci più convinti e a non rischiare di pentirci delle decisioni prese e anzi a voler continuare a prenderne altre sulla stessa scia.

Il primo passo: ascoltare ciò che conta davvero

Lasciare la finanza non è stato facile. Non sapevo immaginare il futuro che mi sarei creata, avevo delle idee e tanta voglia di farcela. Mi è stato molto utile prendere un quaderno e chiedermi: Cosa voglio ottenere da questo cambiamento?

Ho scritto tre cose fondamentali:

  1. Voglio avere un lavoro che contribuisca a farmi sentire bene
  2. Voglio aiutare gli altri a stare bene e e a trovare la loro strada
  3. Voglio diffondere il valore dello yoga, della meditazione e del prendersi cura di sé

Queste frasi, semplici ma potenti, sono diventate le mie intenzioni. Quando mi sento che sto entrando in un periodo di confusione, provo a ripensare a queste tre frasi. Prova a fare lo stesso esercizio anche tu. Cosa vorresti ottenere dal tuo cambiamento?

Il cambiamento è un processo, non un traguardo

Quando sono partita per Bali, il mio primo grande viaggio, avevo paura ma ero anche felice. Per chi ha letto il mio libro, sono certa che si trattava di eustress: uno stress legato ad un evento che per noi è importante e nuovo. Quindi, è uno stress positivo e collegato anche ad un periodo di tempo determinato.

Durante il mio tempo a Bali ho viaggiato, studiato yoga e sono finalmente diventata un’insegnante certificata.

Inoltre, ho incontrato delle persone straordinarie che mi hanno insegnato una cosa importante: non esiste una strada unica. Ognuno di noi ha un percorso cucito su misura, e il mio era quello di lasciare andare ciò che non mi serviva più.

Terminato questo viaggio, ho capito che non sarebbe stato l’unico viaggio importante della mia vita. Era l’inizio di tanti viaggi (che infatti sono arrivati). Sono convinta che ogni luogo dove vai ti insegna qualcosa. No, non è necessario farsi più di dodici ore di aereo per ottenere queste lezioni.

E’ sufficiente cambiare mentalità, aprirsi al mondo con gli occhi di chi vuole imparare a vivere la vita con più leggerezza.

Il cambiamento non è un aeroporto ma è la possibilità di capire che da questo aeroporto puoi prendere tutti i voli che vuoi.

Un esercizio per te: riscopri ciò che conta davvero nella tua vita

Se ti senti bloccato di fronte a una decisione, prova a fare questo esercizio:

  1. Scrivi su un foglio tre cose che per te sono fondamentali nella tua vita
  2. Pensa alla decisione che devi prendere: ti avvicina o ti allontana da quei valori?
  3. Se ti avvicina, pensa ad una piccola azione che puoi fare per avvicinarti a quel cambiamento e poi fallo nel giro di poco tempo

Cambiare significa volersi bene

Alla fine, ogni cambiamento che riteniamo necessario è un atto di amore verso noi stessi. Non importa quanto piccola sia la scelta, ciò che conta è che sia collegata a quello che vogliamo davvero. Oggi posso dirti che ogni scelta che ho fatto e che mi ha portato a vivere la vita che vivo ora che non è perfetta ma è fatta su misura per me.

Conclusione

Non lasciare che la paura ti tenga fermo. Ogni passo che fai, anche quello più piccolo, è un passo verso una versione di te più realizzata e serena. Inizia con poco e se ti guardi indietro, fallo apprendendo le lezioni del passato e con il cuore colmo di gratitudine perché puoi avanzare nel sentiero che senti tuo.

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